“Tutti i buoni film hanno qualcosa in comune. A parte questo, rintracciare affinità è appannaggio esclusivo dei critici e spesso se le inventano. Alcune ipotesi critiche sono più plausibili di altre… tutti i grandi film si distinguono per il fatto di possedere qualcosa di unico e pertanto non possono essere messi in relazione ad altri; d’altro canto, un buon film deve normalmente essere ben scritto, ben interpretato, ben diretto e questo può forse dare la sensazione che i buoni film si somiglino. In verità, essi sono per molti versi differenti perché unici.”Facciamo finta di non avere letto questo monito che ci arriva direttamente da Kubrick in un intervista del 1980 con Vicente Molina Foix, e torniamo un attimo all'aneddoto ricordato da Alexander Walker contenuto nell'articolo precedente (qui il link per chi se lo fosse perso). C'è una spiegazione logica dell'interesse che Kubrick poteva avere già a fine anni '50 nel genere fantastico: nel 1956 la MGM aveva fatto uscire Il pianeta proibito, una delle poche pietre miliari del genere precedenti a 2001.
Il pianeta proibito (1956) - fonte: Wikipedia
Il pianeta proibito è la prima pellicola di fantascienza moderna realizzata da una major. Tradizionalmente il settore era stato dominato dai produttori indipendenti, che con mezzi limitati non potevano disporre di effetti, scenografie e anche attori all'altezza della situazione. Forbidden Planet fu un'eccezione. Girato in Cinemascope, con i migliori giovani attori della MGM e con gli effetti speciali di alcuni dei migliori animatori della casa di riferimento dell'epoca, la Disney, Il pianeta proibito elevò il genere ad un grado di rispettabilità che sicuramente influenzò la MGM nella decisione di finanziare 2001. (A chi ha visto il film vorrei anche ricordare, a mò di provocazione, che secondo le primissime stesure della sceneggiatura, il famoso HAL avrebbe dovuto chiamarsi Socrate ed essere un robot ambulante..)
Robbie (Il pianeta proibito, 1956) - fonte: Wikipedia
E' ormai evidente, visti i fatti citati, che l'interesse di Kubrick per il genere non fosse parziale o episodico, ma anzi sistematico, in perfetta anticipazione della maniacalità professionale del regista che si manifesterà in modo crescente futuro.
Per quanto riguarda 2001, sappiamo che un team di archivisti interno alla casa di produzione Polaris creata ad hoc per la realizzazione del film e coordinata da Roger Caras cominciò a rintracciare e procurare al regista tutti i film (e i romanzi) di genere usciti. Grazie ai ricordi e alle testimonianze dei vari interessati, è certo che Il pianeta proibito è in testa alla lista dei film che Kubrick visionò, oltre a Uomini sulla luna (1950), Ultimatum alla terra (1951), La cosa da un altro mondo (1951).
Di questi, Uomini sulla luna, prodotto dal precursore del genere George Pal, si segnala come quello tecnicamente più all'avanguardia (vinse l'Oscar per gli effetti speciali) e del quale mi piace segnalare lo schema di colori delle tute spaziali degli astronauti, che ricorda molto quelle che vedremo in 2001...
Uomini sulla luna (fonte)
Dalla visione di queste pellicole che impressione trasse Kubrick sullo stato dell'arte del genere? Lo possiamo sapere da un'intervista data dal regista a Renaud Walter nel 1968.
[...] Che ne pensa dei film americani di fantascienza anteriori a 2001?Nessuno ha avuto, credo, né il tempo né il denaro necessario per creare effetti visivi interessanti o per tentare di persentare in modo realistico sogetti di fantascienza. E dunque non penso che questa pellicola abbia molto a che vedere con quanto si era fatto in precedenza. Per me 2001 è più una storia mitologica che di fantascienza. Sembra che ci sia una buona dose di scienza nel film ma... per me le migliori opere di fantascienza sono quelle mitiche.
Ritiene che un buon film di fantascienza debba essere necessariamente, come 2001, sostenuto da un grosso finanziamento?Per alcune pellicole del genere non sono necessari grossi stanziamenti: sono quelle dove l'azione si svolge sulla terra e gli extraterrestri sono simili agli umani; il valore del film dipende allora dalla sceneggiatura.
Ce n'è qualcuno che le sia piaciuto particolarmente?Nessuno mi ha colpito tanto da considerarlo parte del grande cinema. Ne ho visti di veramente buoni ma non mi viene in mente nessun titolo....
[...] I film americani di fantascienza altro non erano che un modo indiretto di criticare l'"american way of life", un genere sviluppato a spese della "space opera".
E' così: la maggior parte di quelli che si chiamano i "buoni" film di fantascienza erano inchieste sociali cammuffate. Gli autori immaginavano talune forme estreme dei problemi contemporanei. Ma pochissimi erano interessati alle forme ultime dell'Intelligenza.
Poichè in diverse altre interviste Kubrick non si fa scrupolo di citare con dovizia di particolari film, anche oscuri o sorprendenti, che l'hanno impressionato, la risposta a queste interviste è significativa.
[...] E' a causa di tutti gli artifici della scenografia che non apprezza particolarmente i film di fantascienza?
Il fatto di aver visto gli altri lavori mi ha fatto pensare che le tecniche esistenti non erano adeguate. Ma anche senza averli visti ed esaminando le tecniche usate, ci si rende conto immediatamente che non lo erano.
Una bella foto di S.K. del fotografo Dmitri Kasterine
Farò a questo punto un breve riassunto, giusto per ricapitolare a che punto siamo arrivati (la strada è lunga quindi avremo bisogno di ricapitolare spesso).
- Kubrick, cinefilo onnivoro e scrupoloso, vide, prima e durante la realizzazione di 2001, praticamente ogni film di fantascienza mai fatto, tra cui alcuni film di fantascienza giapponesi;
- Tra i film visti, sicuramente alcuni classici come Il pianeta proibito, Uomini sulla luna, Ultimatum alla terra, La cosa da un altro mondo;
- Di nessuno di questi ebbe un'impressione particolare, tanto da non citarne nessuno come degno di menzione; di quasi tutti pensava che le tecniche usate fossero inadeguate o che non dedicassero abbastanza attenzione alla trama.
* * *
(Fonti: per l'intervista con V.M.Foix vedere Stanley Kubrick, a cura di M.Ciment, La Biennale di Venezia/Giorgio Mondadori, Milano, 1997, pag.4, e anche pagg.26, 27, 30; J.Baxter, Stanley Kubrick: la biografia, Lindau, Torino, 1999, p.241; Giuseppe Lippi, 2001 : Odissea nello spazio, Dizionario ragionato, Le mani, Genova 2008, p.158; Piers Bizony, 2001 filming the future, Aurum Press, 2000, p.73; per la citazione su Hal/Socrate, Arthur Clarke, The lost worlds of 2001, Signet, New York 1972; Vincent LoBrutto, L'uomo Dietro la Leggenda, Il Castoro, 2008; p.282)
update 4/2/2013: corretto "La guerra dei mondi" in "La cosa da un altro mondo"
update 5/2/2013: aggiunta immagine locandina di L'astronave fantasma. Editing minori ai link e alla punteggiatura.
update 12/2/2013: correzioni varie.
Anche "Forbidden Planet" è un film che mi ha fortemente impressionato durante l'adolescenza. Mi spiace soltanto di averlo sempre visto solo in TV, perché credo che su grande schermo gli effetti speciali potessero dare il loro meglio.
RispondiEliminaIl robot - all'epoca- era senz'altro qualcosa di interessante, ed altrettanto interessante è il fatto che la Universal lo abbia poi riutilizzato in seguito in un episodio di "Colombo".
Del resto, mi pare che la Universal non si sia limitata a quel caso di omaggio-riciclaggio, se è vero che persino la famigerata casa di "Psyco" è finita in un episodio di "Murder she said", o "La signora in giallo" che dir si voglia.
Potrei citare anche altri episodi minori di recupero, tra cui un ricamo che dalle mani di un personaggio di "Colombo" finisce - di nuovo!!! - nelle mani di un personaggioin un episodio di "Murder she said"... il bello del cine-TV.
Non credo che Kubrick, con il suo amore esagerato per l'originalità e la puntualità - avrebbe approvato in pieno: io però mi ci diverto tantissimo!
Gentilissima LadyJack, grazie delle osservazioni anche negli altri post. Il pianeta proibito è uno dei miei film di fantascienza preferiti, fu un grande successo per la MGM, un vero precursore. Sì, è vero, Robby è stato riciclato in infinite serie e film, era sempre lo stesso, "prestato" dalla MGM quà e in là. Blink, blink!
RispondiEliminaKubrick nel dubbio faceva distruggere tutto quello che temeva potesse essere "riciclato" altrove (era una pratica comune degli studios, per risparmiare tempo e denaro) ma qualcosa gli è sfuggito. Vedremo qualche curiosità in un prossimo articolo.
Ho capito allora perchè Terrence Malick dichiarò tempo fa che tra i suoi film preferiti c'è "Zoolander": perchè Kubrick disse di preferire "Chi non salta bianco è" :D Sto iniziando a pensare che deve esistere una società segreta dei grandi registi e che questi strani titoli siano dei segnali in codice di qualche tipo ;)
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