Il rapporto tra i due è stato definito come un ottimo esempio di matrimonio intellettuale dal protagonista dell'aneddoto di oggi, ovvero Roger Caras, all'epoca direttore del reparto pubblicitario della Columbia Pictures e diventato amico di Kubrick durante la produzione de Il Dottor Stranamore, la brillante satira sulla Guerra Fredda che era appena uscita in America1 e che stava già riscuotendo grande successo di critica.
Roger Caras nel 1966 (fonte: youtube)
Ambientazione della storia, il ristorante preferito da Kubrick a New York, il Trader Vic's, situato tra la Fifth Avenue e la 59esima strada; all'epoca Kubrick viveva lì vicino, in un appartamento su Central Park West. Trader Vic's è una catena di ristoranti a tema polinesiano che attraversò un momento di grande popolarità a metà degli anni '60, quando negli Stati Uniti era di gran moda tutto ciò che veniva dalle isole del Pacifico2.
Il Trader Vic's al Savoy-Plaza di New York (fonte, via tikiroom.com)
Il 17 febbraio del '64 i due si trovavano a pranzare in questo pittoresco contesto, tra maschere tradizionali hawaiiane, decorazioni finto-esotiche e canoe appese al soffitto, quando ad un certo punto Caras rivolse a Kubrick la domanda fatale: che film avrebbe fatto dopo Il Dottor Stranamore?
Come ricordato nella biografia di Arthur C.Clarke,
Come ricordato nella biografia di Arthur C.Clarke,
"Mi prenderai in giro", rispose Kubrick.
"No, non lo farò. Cosa farai?"
"Farò un film sugli extraterrestri", disse Kubrick, aspettando la reazione di Caras.
"Fantastico", disse Caras. "Guarda caso, stasera sarò ospite alla radio in un programma sugli extraterrestri."3
Le cronache e i documenti di produzione ci rivelano che Caras si dimostrò più volte un personaggio chiave nella storia di 2001, ed è giusto ricordarlo anche in coincidenza del tredicesimo anniversario della sua scomparsa, all'età di 72 anni, il 18 febbraio del fatidico 2001. Originario del Massachusetts, veterano della Guerra di Corea, non era solo un produttore cinematografico vecchio stampo, come mi ha raccontato Jan Parker in un'intervista già pubblicata sul blog:
Caras è il personaggio chiave per la storia di oggi perché il suo amore per la natura, i viaggi e il mare gli aveva fatto conoscere nel 1959 il famoso scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, che si era trasferito a Ceylon, l'attuale Sri Lanka, spinto dalle stesse passioni oltre che da motivi di salute.
Secondo un'intervista rilasciata da Caras poco prima della sua scomparsa, all'epoca del pranzo del 17 febbraio 1964 Kubrick aveva (logicamente) ancora idee molto vaghe sul nuovo film che intendeva fare; per spiegarle meglio al suo amico, tra un cocktail Mai Tai e un antipasto grigliato,
una persona splendida, uno di quei personaggi da film, tipo "produttore hollywoodiano col sigaro"....Caras era un grande amante della natura e degli animali, tanto che nella seconda metà degli anni '60 lasciò defitivamente il mondo del cinema per diventare un rispettato fotografo e divulgatore naturalistico in TV, ed era anche un ottimo partner di Kubrick dal punto di vista intellettuale, come ricordato da Anthony Frewin:
uomo attento e generoso, dai modi affidabili e simpatici [...] Caras era l'unico della troupe di 2001, oltre a Kubrick, ad aver letto 'Alla ricerca del tempo perduto' dall'inizio alla fine o, almeno, così diceva.4
Roger Caras e uno dei suoi amici pelosi. Fonte: www.historyforsale.com
Caras è il personaggio chiave per la storia di oggi perché il suo amore per la natura, i viaggi e il mare gli aveva fatto conoscere nel 1959 il famoso scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, che si era trasferito a Ceylon, l'attuale Sri Lanka, spinto dalle stesse passioni oltre che da motivi di salute.
Arthur C. Clarke nel 1964 (fonte)
Secondo un'intervista rilasciata da Caras poco prima della sua scomparsa, all'epoca del pranzo del 17 febbraio 1964 Kubrick aveva (logicamente) ancora idee molto vaghe sul nuovo film che intendeva fare; per spiegarle meglio al suo amico, tra un cocktail Mai Tai e un antipasto grigliato,
Kubrick fece qualche schizzo sui tovaglioli del ristorante con la sua idea per il primo incontro tra l'umanità e gli alieni [...]
Dopo avermi raccontato questa storia, Caras andò verso un armadietto e tirò fuori una cartellina. Disse che Kubrick e Clarke erano gli unici uomini che avesse mai incontrato che potessero essere definiti realmente 'geni'. Sapeva che la loro futura collaborazione doveva meritare di essere preservata storicamente in ogni suo aspetto.
Dalla cartella, Caras estrasse i tovaglioli del Trader Vic's, che aveva conservato per quasi quarant'anni, e che ancora avevano sopra i disegni di Kubrick per '2001' - quattro anni prima dell'uscita del film nelle sale.5
Kubrick sul set de 'Il Dottor Stranamore (1963) (fonte)
Di nuovo secondo la biografia di Clarke,
Caras poi chiese a Kubrick se aveva già scelto uno scrittore specializzato inn fantascienza per la sceneggiatura per il film, ma il regista rispose che non lo sapeva ancora.
"Sto leggendo tutto di tutti".
Questo, Caras lo sapeva bene, era il modo in cui Kubrick si approcciava ad un nuovo progetto. Il regista aveva individuato i migliori venticinque scrittori di fantascienza, fatte rintracciare dai suoi collaboratori tutte le opere da loro scritte, e lette tutte.
"Perché perdere tempo?" chiese Caras. "Perché non partire dal migliore?"
"Chi?" chiese Kubrick.
"Arthur Clarke", rispose Caras.
"Mah, avevo sentito che è un eremita, un matto che vive su un albero da qualche parte in India" disse Kubrick.
Roger Caras smentì subito la notizia. "Col cavolo. Non è né un eremita né un matto. Se ne sta solo tranquillo a Ceylon."
Il regista chiese a Caras di intercedere subito con l'amico scrittore. Nello stesso giorno Caras mandò una lettera ad Arthur Clarke menzionando il suo pranzo con Kubrick e il di lui interesse in una potenziale collaborazione cinematografica. La lettera, conservata nell'Archivio Kubrick a Londra (ecco la sua catalogazione) è anche citata nel libro di Peter Kramer 2001: A Space Odyssey6.
Caras stesso ricorda il testo di un cablogramma inviato in seguito a Clarke con un'offerta più esplicita, probabilmente derivante dall'insistenza di Kubrick:
Caras stesso ricorda il testo di un cablogramma inviato in seguito a Clarke con un'offerta più esplicita, probabilmente derivante dall'insistenza di Kubrick:
STANLEY KUBRICK DOTTOR STRANAMORE ORIZZONTI DI GLORIA ECC INTERESSATO A FARE FILM SU EXTRATERRESTRI STOP INTERESSATO A TE STOP SEI INTERESSATO PUNTO INTERROGATIVO PENSAVA TU FOSSI EREMITA STOP.Clarke, che non aveva ancora visto Il Dottor Stranamore, ma aveva apprezzato Lolita (film di Kubrick del 1960) rispose subito:
TERRIBILMENTE INTERESSATO A LAVORARE CON L'ENFANT TERRIBLE STOP CONTATTA MIO AGENTE STOP PERCHE' KUBRICK PENSA IO SIA UN EREMITA PUNTO INTERROGATIVO.
E come si dice in questi casi, il resto è storia: Caras passò l'informazione all'agente letterario di di Clarke, Scott Meredith, e nel 1965 lasciò la Columbia per dirigere la Polaris Productions, ovvero la società di produzione che Kubrick creò apposta per 2001.
Una bella foto di Roger Caras scattata da Stanley Kubrick durante la realizzazione di 2001 (fonte: Moonwatcher's Memoir)
* * *
E adesso, un momento per riflettere sulle conseguenze di quel pranzo polinesiano.
E' sicuramente vero, come ha osservato correttamente uno dei biografi di Kubrick, John Baxter7, che se Caras fosse stato amico di Isaac Asimov, Robert Heinlein, Ray Bradbury o di un qualunque degli altri scrittori di fantascienza letti voracemente e sistematicamente da Kubrick, 2001 sarebbe diventato un film molto diverso da quello che conosciamo.
Per esempio, difficilmente il film avrebbe avuto come elemento centrale della trama la scoperta sulla Luna di un manufatto alieno; questa idea venne da Arthur Clarke quando lo scrittore propose a Kubrick, come punto di partenza del loro progetto, il suo racconto del 1948 La sentinella.
E' altrettanto vero che questo tema non era del tutto nuovo della storia della fantascienza; e sarebbe potuto emergere lo stesso nella stesura della sceneggiatura, poiché Kubrick era proprio interessato principalmente - come abbiamo già visto e come vedremo ancora - al tema della plausibilità dell'esistenza degli extraterrestri e al potenziale impatto che la scoperta della loro esistenza avrebbe potuto avere sull'umanità.
Perciò, anche se è indubbiamente affascinante pensare a cosa sarebbe potuto succedere se Kubrick avesse deciso di affrontare la nostalgica e romantica allegoria marziana di Bradbury in Cronache marziane, o la fantaguerra tecnologica di Heinlein in Fanteria dello spazio, è altrettanto importante ricordare che il tema del "Primo Contatto" (per citare Star Trek) è minoritario nelle opere dei vari Asimov, Bradbury e Heinlein; ed è invece ben presente nell'opera di Arthur Clarke, in particolare in un romanzo che ispirò indirettamente 2001, e di cui abbiamo già parlato e parleremo più diffusamente in futuro: Le guide del tramonto (Childood's end, 1952).
Clarke condivideva con Kubrick la visione della scienza come "salvatrice dell'umanità, e dell'umanità come razza di potenziali dei destinati alle stelle", come disse un altro scrittore di fantascienza, Brian Aldiss [...] Roger Caras fu il responsabile dell'incontro tra due artisti che avrebbero portato a termine una collaborazione leggendaria, nella storia del cinema, tra regista e sceneggiatore.8
* * *
Il prossimo capitolo della nostra storia verrà scritto il 31 marzo 1964, il giorno in cui Kubrick contattò per la prima volta Clarke di persona. Da lì in poi capiremo meglio perché Caras aveva visto giusto e quale fu il suo successivo contributo al film.
Ci vediamo, allora, cinquant'anni fa! Ma prima di lasciarci, un ultimo regalino: la ricetta del Trader Vic's per il cocktail Mai Tai secondo la International Bartenders Association:
4 cl (8 parti) di rum bianco
2 cl (4 parti) di rum scuro
1,5 cl (3 parti) di orange curaçao
1,5 cl (3 parti) di sciroppo di orzata
1 cl (2 parti) di succo di lime fresco
note
1. Per la precisione, il 29 gennaio 1964 (fonti: en.wikipedia.org/wiki/Dr._Strangelove); in Italia il film uscì il 14 maggio 1964. (http://www.imdb.com/title/tt0057012/releaseinfo?ref_=tt_ql_9) ↩
2. Si tratta della cosiddetta moda della Tiki Culture (fonte: en.wikipedia.org/wiki/Tiki_culture). ↩
3. McAleer, Neil; Sir Arthur C. Clarke: Odyssey of a Visionary, RosettaBooks, 2013; pp.190-191. ↩
4. Frewin, Anthony (a cura di); Interviste Extraterrestri, ISBN Edizioni, 2005; p.XVI. ↩
5. Intervista di Lee Pfeiffer a Roger Caras durante la registrazione di un documentario per il DVD de "Il Dottor Stranamore", 2001 (fonte: www.cinemaretro.com). Che bello sarebbe se prima o poi questi tovaglioli saltassero fuori dall'archivio di casa Caras! ↩
6. Di conseguenza, la data della lettera ci dà la possibilità di datare con precisione il pranzo al Trader Vic's. Krämer, Peter; 2001: A Space Odyssey, British Film Institute, 2010; pp.18-20. ↩
7. Baxter, John; Stanley Kubrick : la biografia, Lindau, 1999; p.244-46. ↩
8. Phillips, Gene; Hill, Rodney (ed.); The Encylopedia of Stanley Kubrick, Phillips & Hill, 2002; p.40. ↩
Bizzarro pensare che le basi del grandioso film che abbiamo imparato ad amare siano state poste tra ananas, noci di cocco e carne di maiale!
RispondiEliminaChissà se nell'occasione i due hanno anche bevuto la birra polinesiana: pare che sia abbastanza rinomata...
Così a occhio, mi sembra che entrambi potessero essere delle buone forchette! :-)
EliminaOttima e suggestiva ricostruzione. Complimenti Simone
RispondiEliminaSmyslov
Caro Dottore, grazie: il prossimo giro lo offo io.
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