La scorsa settimana sono riuscito a mettermi in contatto con Powell grazie all'aiuto di Peter Briggs, regista di Panzer 88, un film di prossima uscita prodotto dallo stesso Powell e Gary Kurz (produttore di Guerre Stellari e L'Impero Colpisce ancora).
Ivor Powell (ringrazio, per questa e la foto sotto, i realizzatori degli splendidi documentari Alien Makers)
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Caro Simone,
posso confermarti che la storia è vera: ho effettivamente lavorato in 2001 per circa tre anni e pur senza riconoscimento nei 'credits', sono stato uno dei membri della troupe che ci ha lavorato più a lungo a parte Ray Lovejoy (lo scomparso montatore del film). Ho cominciato come assistente addetto stampa, assegnato al reparto artistico - li aiutavo nel collegamento con le varie compagnie esterne - e sono finito a lavorare direttamente con Stanley Kubrick come una specie di sotto-coordinatore di una delle squadre di effetti speciali. Il mio lavoro, in pratica, era di sapere esattamente cosa succedeva nei vari reparti, che perlopiù lavoravano ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni alla settimana.
Un giorno mi hanno chiesto di sostituire l'attore che interpretava Kaminsky dentro l'Hibernaculum (il 'sarcofago' bianco che ospitava gli astronauti ibernati e in viaggio verso Giove - dopo le riprese venne riciclato a casa Kubrick come congelatore!). Avevano bisogno di qualcuno che, inquadrato in primo piano, potesse tenere gli occhi chiusi e le palpebre immobili, senza nessun tremolio... non facile, in quelle circostanze, ma penso di avercela fatta ad essere finito nel montaggio finale del film!
Quando mi dissero che mi avevano preso per il film non riuscivo a credere alla mia fortuna. Ero un fan di Kubrick dai tempi di Orizzonti di Gloria, e avevo visto Il Dottor Stranamore, Lolita e Spartacus, ed ero anche un fanatico di fantascienza - era un sogno divenuto realtà!
Kubrick era un tipo super-intellettuale, metteva anche soggezione ad un primo approccio. 2001 era la mia prima esperienza, (anche se il mio ruolo era di un livello molto basso), ed ero letteralmente incantato da lui.
Per i miei compiti e la mia limitata esperienza ero pagato piuttosto profumatamente, e in seguito seppi che Kubrick aveva contestato a Roger Caras (il responsabile del reparto pubblicità di 2001, ndr) i termini del mio contratto. C'è copia di questa corrispondenza nell'Archivio Kubrick a Londra. C'è un telex scritto da SK a Roger che dice qualcosa tipo "Questo film non è 'Cleopatra', perché stiamo pagando questo Ivor così tanto?"
Ivor Powell (fonte imdb.com)
Per farvela breve, un giorno - ignaro che il mio destino era in bilico e di tutti quei telex che volavano avanti e indietro tra la MGM a Hollywood, la nostra sede a Boreham Wood e New York (dove aveva sede Caras) stavo girando per gli studi quando mi imbattei in Kubrick e, preso il coraggio a due mani, mi feci forza e gli rivolsi la parola per la prima volta.
Fortunatamente per me, rimase impressionato da quello che gli dissi e diede istruzioni al produttore associato Victor Lyndon a rinegoziare il mio stipendio con un abbassamento del 50% e a riassegnarmi in un ufficio vicino al suo (di Kubrick), dove cominciai a tenere traccia di tutti i progressi effettuati dai vari dipartimenti di effetti speciali. Tenete presente che eravamo in un'era precedente rispetto alla computer-grafica e agli effetti digitali. Gli effetti erano molto più complicati in quegli anni e si doveva attraversare molteplici stadi di produzione prima di vederli completati nel laboratorio di stampa. Condividevo il mio ufficio con Con Pederson e Bryan Loftus.
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Fin qui il racconto di Powell. Ma ci sono almeno un paio di altri fatti interessanti da conoscere al suo riguardo:
1) E' probabile che sia stato lui a suggerire a Ridley Scott il tipo di tecnica di proiezione frontale che venne usata in Blade Runner per ottenere quel suggestivo effetto di 'luccichio' degli occhi dei replicanti:
Anche se non ne sono sicuro oggi, credo che sia stata la mia esperienza su
2001 a darmi l'idea che potessimo utilizzare una tecnica 'a luce riflessa'. Nel film di Kubrick usammo molto una tecnica chiamata 'proiezione frontale' (front projection). Funziona così: si appende uno schermo altamente riflettente dietro gli attori, e vi si proietta sopra, da una posizione frontale, uno sfondo. Questo effetto non si può notare, nel film, perché l'illuminazione del set è pensata in modo tale da nascondere la luce che viene dal proiettore.
Bene, un giorno sul set di 2001 avevamo portato un leopardo negli studi per una delle scene di 'L'Alba dell'Uomo'. E succede una cosa totalmente inaspettata: a causa di tutte quella luce, la retina del leopardo rifletteva perfettamente la luce nella cinepresa. Sembrava che letteralmente gli brillassero gli occhi, ma in realtà è equivalente cinematografico che si vede nelle foto, quando gli occhi di qualcuno riflettono la luce di un flash venuto male. Però a Stanley l'effetto piacque tantissimo e decise di tenerlo nel montaggio finale. Comunque: poiché questo è quello che facemmo per 2001, è possibile che sia stato io a suggerire la cosa a Ridley (Scott) o a Jordan Cronenweth, (il direttore della fotografia, ndr), ma sfortunatamente non lo ricordo con certezza.2) Il produttore di Blade Runner Michael Deeley attribuisce a Powell anche l'origine delle famose sequenze finali della prima versione di Blade Runner, che come i fan ben sanno furono prese in prestito da del girato non utilizzato per la sequenza iniziale di Shining (1980):
[...] poi Ivor Powell ebbe l'idea astuta di suggerirci di chiamare Stanley Kubrick e chiedergli di prestarci un pezzetto da 'Shining'. Questa rara cortesia tra registi ci diede la possibilità di usare quella parte di girato che mostra Deckard e Rachael guidare in un magnifico paesaggio verso il loro futuro insieme.
Ci bastò un giorno di riprese nel nord della California con Harrison Ford and Sean Young per integrare il girato di Kubrick. Il montatore Terry Rawlings riuscì ingegnosamente a far sembrare la Volkswagen che appariva in 'Shining' un veicolo totalmente futuristico.
'Shining' fu finanziato dalla Warner Bros. (che distribuì Blade Runner, ndr) che aveva dato a Kubrick un livello senza precedenti di libertà artistica e finanziaria. Non ci fu passaggio di soldi tra la Brighton Films e la Warner per quel filmato: bastò, per ottenerlo, un semplice gesto di Kubrick.Powell fu anche decisivo per portare Douglas Trumbull, uno dei responsabili degli effetti speciali di 2001, a lavorare su Blade Runner; e fece più o meno lo stesso con uno dei modellisti di 2001 Roger Dicken, che in Alien costruì fisicamente gli alieni 'strizzafaccia' (facehugger) e 'spaccatorace' (chestburster) concepiti e disegnati a H.R. Giger.
Non male per un astronauta ibernato, non credete?
Grazie a Ivor Powell per la sua gentilezza e disponibilità.